Come Google valuta la qualità dei contenuti?

Google ha recentemente messo in evidenza l‘importanza della qualità dei contenuti nel processo di indicizzazione e classificazione delle pagine web nei risultati di ricerca.

Gary Illyes, ingegnere del team di ricerca di Google, ha condiviso dettagli significativi su come il motore di ricerca valuta la qualità di una pagina web durante l’indicizzazione, un’informazione di grande rilievo per editori e professionisti SEO.

La Valutazione della Qualità

Durante l’analisi di una pagina web, Google esamina il contenuto testuale, i tag, gli attributi, le immagini e i video. Vengono calcolati vari segnali che aiutano a determinare la qualità della pagina, che influenzerà di conseguenza il suo ranking nelle SERP. Illyes sottolinea che il passaggio finale dell’indicizzazione, noto come selezione dell’indice, dipende in gran parte dalla qualità della pagina e dai segnali raccolti precedentemente.

Incidenza della Qualità sul Crawling

Illyes evidenzia inoltre che i contenuti di alta qualità sono soggetti a una frequenza di scansione più elevata. Questo aspetto è fondamentale per mantenere la competitività nei risultati di ricerca, dato che Google mira a conservare risorse di crawling privilegiando le pagine che “meritano” di essere esplorate.

Segnali e Gestione dei Contenuti Duplicati

Google analizza diversi segnali per valutare la qualità, alcuni dei quali sono diretti, come l’annotazione rel=”canonical”, mentre altri sono più complessi, come l’importanza di una pagina su internet. Illyes ha menzionato anche il “duplicate clustering”, un processo in cui le pagine simili sono raggruppate e viene selezionata una versione canonica da rappresentare nei risultati di ricerca, basandosi sui segnali di qualità raccolti.

Cosa dovremmo fare quindi?

Per assicurarsi che i contenuti rispettino gli standard di qualità di Google, è essenziale:

  • Creare contenuti che rispondano  alle esigenze e ai problemi dell’audience.
  • Identificare e allinearsi alle tendenze attuali e ai trend di ricerca
  • Assicurare che i contenuti siano ben strutturati e facilmente navigabili.
  • Implementare schema markup e altri dati strutturati per aiutare Google a comprendere meglio il contesto.
  • Aggiornare e rinfrescare regolarmente i contenuti per mantenere la loro rilevanza e valore.

Ma come possiamo migliorare la qualità di contenuti esistenti?

Per elevare la qualità dei tuoi contenuti, considera i seguenti aspetti:

  1. Fornire Contenuti Originali e di Valore: Creare contenuti che offrano nuove informazioni o prospettive uniche è fondamentale. Evita i duplicati e assicurati che ogni pezzo aggiunga valore agli utenti.
  2. Rispettare i Principi E-A-T: Assicurati che i tuoi contenuti dimostrino competenza, autorevolezza e affidabilità. Utilizza autori esperti e cita fonti affidabili.
  3. Cura del Dettaglio: Errori ortografici e informazioni inaccurati possono minare la credibilità dei tuoi contenuti. Una revisione accurata è cruciale.
  4. Ottimizzazione per l’Utente: La struttura del contenuto, l’usabilità del sito e la velocità di caricamento influenzano l’esperienza dell’utente e, di conseguenza, la percezione della qualità da parte di Google.
  5. Aggiornamenti Regolari: I contenuti obsoleti o non più pertinenti possono influenzare negativamente la qualità. Mantieni aggiornate le tue pagine con le ultime informazioni e tendenze.
  6. Adattamento al Contesto: La lunghezza e il dettaglio dei tuoi contenuti dovrebbero essere adeguati all’intento di ricerca degli utenti. Non sempre “più è meglio”; la pertinenza e la completezza sono chiave.
  7. Gestione degli Annunci: Se il tuo sito include pubblicità, assicurati che non distraggano o degradino l’esperienza dell’utente. Gli annunci dovrebbero essere pertinenti e non invasivi​.
  8. Focus sui Segnali di Qualità: Oltre agli aspetti E-A-T, Google valuta anche l’esperienza dell’utente attraverso la navigabilità del sito, la qualità della user experience su dispositivi mobili e la chiarezza nel comunicare chi è responsabile delle informazioni fornite​

Nulla di nuovo, ma è sempre bene tenere a mente alcuni concetti per evitare che l’euforia dell’AI ci porti sulla cattiva strada 🙂