I Quality Raters chi sono e cosa fanno?

Avete presente i critici gastronomici? Si, quelli che in incognito si presentano a passeggiare in ristoranti di livello e poi ne giudicano piatti, servizio e location in recensioni spesso severe e puntigliose? A modo loro i quality raters sono i critici gastronomici di Google, un esercito silenzioso di tester, valutatori e revisori che è chiamato dall’azienda stessa a giudicare il suo operato al solo fine di renderlo migliore.
Ha deciso di affiancare persone in carne ed ossa ai propri sofisticati sistemi di monitoraggio poiché allo stato dei fatti l’occhio umano, anche di fronte a contenuti quasi perfetti in termini di indicizzazione SEO, resta ancora l’unico scanner in grado di individuare eventuali informazioni sbagliate o imprecise.

Chi sono i Quality Raters?

Ma chi sono i silenziosi critici di Google disseminati in tutto il mondo? I quality raters innanzitutto sono persone. Vedremo Infatti quanto il lato umano sia fondamentale nello svolgimento del loro compito. Essi vengono selezionati da Google in base a specifici parametri ed ingaggiati per valutare la qualità delle SERP mostrate al pubblico, ovvero le pagine con i risultati di ricerca. È vero, quelli a cui Google affida la propria valutazione sono sostanzialmente sconosciuti, ma allora perché preferirli agli efficientissimi algoritmi di cui solitamente si avvale? Semplice, perché sono umani. In un mondo in cui tutto sembra dipendere da combinazioni di numeri e iper-connessioni, suona quasi ossimorica la scelta fatta da Google, eppure le persone sono in grado di cogliere elementi di disinformazione che possono sfuggire ai sistemi automatizzati. Ma spesso la carne è debole e proprio per evitare spiacevoli situazioni solitamente i Google raters hanno contratti di prova di breve durata così da non potersene approfittare interferendo con il sistema della ricerca.

Cosa fanno i Quality Raters (QR)?

Il compito dei quality raters è quello di giudicare se e in che modo il motore di ricerca è in grado di rispondere in modo utile ed efficace alle interrogazioni degli utenti e se è quindi in grado di offrire un servizio positivo e soddisfacente. Come detto questi osservatori speciali valutano i risultati di ricerca di Google seguendo pedissequamente le linee guida che la compagnia stessa mette a disposizione degli utenti. Ognuno di essi è chiamato a seguire una checklist valutando le informazioni contenute nelle query sotto la direzione delle General Guidelines del Search Quality Rating Program per poi assegnare un rating di qualità.
Non si tratta quindi di valutazione soggettive, ma di rigide procedure che lasciano ben poco spazio alle considerazioni personali. Questi dati vengono poi forniti a sistemi preposti che li impiegano per migliorare e affinare gli algoritmi. I tester sono fondamentali per Google poiché attraverso le proprie valutazioni umane riescono a rendere le SERP utili e all’altezza delle aspettative abbattendo consistentemente la presenza di risultati ingannevoli ed incoerenti con la query in essere.

Nota: Google ha circa 10.000 QR  in tutto il mondo  che valutano la qualità delle pagine che appaiono in SERP.

I QR NON POSSONO IN ALCUN MODO  alterare direttamente i risultati di Google. Un QRche contrassegna un determinato SITO come di bassa qualità non farà sì che quel sito o quella pagina venga “bandita” da Google  o ne perderà visibilità . I dati generati dai QR vengono invece utilizzati per migliorare gli algoritmi di ricerca di Google!

Quality Raters tra ban e posizionamenti

I quality Raters si attengono quindi a serrate linee guida per esprimere una valutazione sul modo in cui il motore di ricerca risponde alle esigenze degli utenti soprattutto in termini qualitativi. Attenzione però, la loro funziona non è quella di decidere il posizionamento in SERP di questa o quell’altra pagina, il loro compito è valutarne il funzionamento e trasmettere la loro esperienza all’azienda che su questa base provvederà a modificare i propri algoritmi. Si può quindi affermare che attraverso il loro giudizio sulla qualità dei contenuti non possono decidere in modo diretto ban o posizionamenti, ma attraverso il loro lavoro possono comunque influenzare le classifiche di posizionamento di ogni sito relativamente ad una specifica query.

Cosa significa “qualità” per Google?

Le linee guida di Google riguardano essenzialmente due aspetti complementari quali la valutazione della qualità della pagina (PQ) e la valutazione dei fabbisogni (NM), aspetti che non si discostano molto da quelle che sono le migliori pratiche da impiegare per la creazione di siti web.

In particolare esistono alcune tipologie di topic che sono sotto la stretta sorveglianza dei quality raters, stiamo parlando degli YMYL (Your Money or Your Life), ovvero tutti quei siti o landing page riguardanti temi che potrebbero influire su alcuni aspetti fondamentali della vita delle persone. Salute, finanze, sicurezza, felicità, in questi casi l’attenzione del valutatore deve essere ancora più alta al fine di fornire il servizio migliore e di contribuire alla riduzione di potenziali insidie, truffe o fake news che la rete potrebbe facilmente celare.

I topic in esame sono solitamente suddivisi in sette categorie riguardanti le notizie, il governo e le leggi lo shopping online, la finanza, la salute e la sicurezza, i gruppi di persone e altre importanti temi come l’alimentazione, la ricerca di lavoro, il fitness e molto altro.

Notizie ed eventi attuali: pensate ad esempio a quei siti che fanno informazione su accadimenti o eventi significativi o che si occupano di argomenti rilevanti come politica, affari, scienza.

Governo e leggi:  mantenere la popolazione informata attraverso aggiornamenti riguardanti servizi sociali, istituzioni pubbliche, modalità di voto e temi legali è un tema molto delicato e per questo necessita delle combinazione di algoritmi e occhi umani per poter essere monitorato a dovere.

Shopping: sappiamo bene quante sono le insidie che la rete nasconde. Per assicurare un servizio ancora più purificato da bad pages Google presta particolare attenzione a quei siti che forniscono informazioni relative alla ricerca o all’acquisto di prodotti o servizi ed in particolare a quelle pagine che consentono una vendita online.

Finanza: contenuti riguardanti consulenze finanziarie, investimenti, tassi e specialmente siti che consentono trasferimento di denaro. Ecco un altro nevralgico topic che Google mantiene sotto stretta osservazione.

Salute e sicurezza: quante volte abbiamo googlato un sintomo e ci siamo spaventati per l’esito della ricerca temendo di essere prossimi a morte certa? Ciò che Google vuole fare attraverso osservatori speciale è diffondere un’informazione di qualità, sia essa medica o relativa alla sicurezza.

Gruppi di persone: la rete è uno strumento ormai imprescindibile e utilizzato dal mondo intero e questo come spesso accade può rappresentare un’arma a doppio taglio. Per questo i quality raters devono essere particolarmente attenti quando si parla di informazioni relative a gruppi di persone e riguardanti identità sessuale, nazionalità, origine etnica, disabilità, età ecc.

Altro: ma anche la ricerca del lavoro, le informazioni relative all’alimentazione, al fitness e alle scelte scolastiche possono influenzare la vita delle persone, per questo anche questa macro-area è oggetto di interesse per i quality raters.

I parametri EAT

Va però detto che spesso e volentieri i quality raters, essendo comunque persone in carne ed ossa, prima di dare giudizi stretti tra scale di valutazione pressanti si avvalgono anche di altri parametri relativi all’esperienza totalizzante di quella data pagina. Stiamo parlando dei parametri EAT che non sono fattori di ranking su Google, ma che aiutano a capire che tipo di esperienza sta offrendo la pagina in esame. Oltre a valutare infatti il main content, i contenuti supplementari, gli annunci e l’autenticità dei contenuti, i tester di Google cercano anche expertise, Authoritativeness, Trustworthiness, ovvero esperienza, autorevolezza e affidabilità. I parametri EAT non fanno parte di alcun algoritmo, ma sono molto utili per orientarsi all’interno di una pagina o di un sito. Possiamo quindi dire che anche se non sono fattori di ranking è bene tenerli in considerazione quando si progetta un sito poiché anche se indirettamente influenzeranno gli algoritmi del motore di ricerca.

Le linee Guida Dei Quality raters Aggiornate: aggiornamento ottobre 2020

Qui puoi trovare le ultime linee guida per i QR

Google ha appena aggiornato (ottobre 2020) il PDF delle linee guida dei QR. L’ultimo aggiornamento risale al 5 dicembre 2019. Il nuovo PDF pare avere 7 pagine aggiuntive con alcune modifiche, aggiunte ed eliminazioni.

Ecco alcune delle novità recenti

  • Aggiunta una nota per chiarire che le valutazioni dei QR non influiscono direttamente sull’ordine delle SERP
  • Aggiornata la sezione su come valutare le pagine con avvisi di malware e quando assegnare il flag Non caricato “Did Not Load flag;”;
  • Aggiunto un chiarimento che i Blocchi di risultati di contenuti speciali (chiamati Special Content Result Blocks) possono avere collegamenti a pagine di destinazione;
  • Aggiunto “‘Rating Dictionary and Encyclopedia Results for Different Queries”: sottolinea l’importanza di comprendere l’intento dell’utente e la query per la valutazione dei bisogni reali che devono essere soddisfatti;

La seguente immagine mostra le modifiche principali apportate nelle nuove linee guida.

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