SEO: COSA È L’ARTE DEL POSIZIONAMENTO NEI MOTORI DI RICERCA

La parola SEO è un acronimo che sta per Search Engine Optimization, tradotto letteralmente: “ottimizzazione per i motori di ricerca“. Infatti la SEO è quell’attività che si occupa di migliorare il posizionamento di un determinato sito web all’interno dei risultati organici dei motori di ricerca. È una scienza affascinante e bellissima, perché non esiste un manuale di istruzioni, e i buoni risultati che si possono ottenere sono dati da un insieme di strategie e pratiche e da tanti, tanti tentativi.

Grazie alla SEO un sito internet potrà scalare le posizioni ed apparire tra i primi risultati organici di una ricerca online. La Search Engine Optimization (SEO) è spesso considerata la parte più tecnica del Web Marketing, poiché fornisce un valido aiuto nella promozione dei siti e, al tempo stesso, richiede una conoscenza specifica degli strumenti di sviluppo web.

L’arte del posizionamento nei motori di ricerca non è una scienza esatta perché non si conoscono i principi e gli algoritmi che sono alla base dei principali Search Engine: solo l’esperienza sul campo, i test e lo studio dei brevetti rilasciati possono arricchire il bagaglio di conoscenza di un buon esperto SEO. In questo articolo cercherò di spiegarti di cosa si tratta.

Il rapporto fra SEO e Web Marketing

Dico subito che non è facile dare una definizione precisa né della parola SEO, né del Web Marketing. A mio modesto parere, se partiamo puramente dall’acronimo, la Search Engine Optimization è l’insieme di tutte le attività atte a migliorare il posizionamento la visibilità di una pagina un contenuto su Google sui motori di ricerca.

Perché ho cancellato “posizionamento” in favore di “visibilità”? Perché oggi, a parità di posizione sui motori, si può essere molto più visibili di altri (e quindi ottenere più click sul risultato) utilizzando (per esempio) i RICH SNIPPET, nonché un buon title e una buona description. Per non parlare della visibilità ottenibile grazie al proprio brand (non spaventarti di questi strani termini, li sviscereremo approfonditamente all’interno del corso DeepSEO).

Perché ho cancellato “pagina” in favore di “contenuto”? Perché oggi si posizionano sui motori non solo le pagine, ma anche contenuti di ogni genere (uno su tutti, i video). Ci sono settori dove è necessario lavorare su più fronti per occupare più posti nelle SERP.

Perché ho cancellato “Google” in favore di “motori di ricerca”? Perché Google è il numero 1 in moltissimi Paesi del mondo, ma non ovunque (vedi Cina e Russia, che sono due enormi mercati emergenti). Quindi è importante conoscere molto bene il proprio pubblico, i luoghi virtuali che frequenta e il proprio mercato di riferimento.

E cosa intendo, invece, col termine “Web Marketing”? Innanzitutto, partiamo togliendo il prefisso “web”: utilizzando una definizione un po’ accademica, possiamo vedere il marketing come un processo finalizzato a favorire l’incontro fra domanda e offerta di beni o servizi.

Vista da questa prospettiva, sotto il cappello del marketing potrebbe dunque esserci anche la pubblicità, le public relation e tutte le componenti necessarie a raggiungere lo scopo prefissato dall’azienda. Ovviamente anche la SEO fa parte di queste componenti.

E sai perché mi piace la SEO, più di tutti gli altri strumenti? Perché la SEO è il mezzo che ti permette di essere trovato da chi cerca qualcosa di specifico. Spesso da chi vuole acquistare un prodotto o un servizio.

Con la pubblicità sei tu che vai a cercare il compratore, che cerchi in qualche modo di convincerlo a comprare da te, spesso interrompendolo, infastidendolo. I banner, come forse saprai, sono sempre meno visti e sempre meno cliccati. Siamo ormai affetti da “cecità da banner” (banner blindness), e spesso installiamo sui nostri PC, tablet e smartphone degli strumenti per non vedere del tutto la pubblicità (come AdBlock e altri tool simili).Quando invece qualcuno ti cerca, grazie a un motore come Google, sei tu che hai il coltello dalla parte del manico. Non devi elemosinare la sua attenzione e i suoi soldi, perché è lui che vuole proprio quello che tu stai offrendo: questo concetto si chiama Inbound Marketing, termine che oggi va tanto di moda e che in estrema sintesi vuol dire proprio essere trovati, anziché andare a cercare.

Quello che ti insegnerà il corso DEEPSEO è proprio il miglior modo di essere trovato su Internet. Tra le altre cose, imparerai a presentarti più in alto sui motori di ricerca, o comunque meglio dei tuoi competitor. E anche a mostrare meglio i tuoi contenuti, ciò che hai da proporre o da vendere.

Perché, come dico sempre, dobbiamo immaginare il nostro sito come un imbuto (tecnicamente, un funnel), dove da una parte entrano gli utenti, e dall’altra escono le “conversioni” (ovvero le azioni che vogliamo che l’utente faccia: una richiesta di contatto, una compilazione di un modulo, una vendita).

La SEO è dunque accogliere l’utente in arrivo dai motori di ricerca con tutti gli onori del caso, farlo accomodare sulla nostra pagina, e fornirgli la miglior risposta possibile alla sua richiesta. E, ovviamente, fare in modo che compia l’azione che abbiamo in mente.

Come funziona?

Come dicevamo, la SEO è composta da diverse pratiche che riguardano alcuni aspetti di un sito web: la struttura, il codice HTML, i contenuti testuali, la gestione dei link in entrata, ovvero di altri siti che puntano al vostro, chiamati anche inbound o backlink e i link in uscita, che invece punto partono dal vostro sito verso altri.

seo significato

Ogni volta che cerchiamo qualcosa su un motore di ricerca, i primi risultati che si ottengono sono quelli più pertinenti con la nostra ricerca, o meglio: quelli che Google, o il motore di ricerca che abbiamo utilizzato, reputa più pertinenti. I risultati ottenuti sono la “SERP“, chissà quante volte avete sentito questo termine.

La “qualità” di questi risultati è garantita dalla SEO. Infatti, fare SEO significa anche scrivere contenuti originali e pertinenti con la chiave di ricerca con la quale vogliamo farci trovare.
Altra attività molto utile per quanto riguarda la SEO di un sito, sono i link. Un sito con molti link in entrata, provenienti da siti di qualità, è un sito che viene considerato importante e quindi rilevante, ai fini di una ricerca. Ma tutto questo è davvero molto, molto riduttivo. Se prendiamo in considerazione Google il motore di ricerca n.1 al mondo, utilizza centinaia di fattori per determinare il ranking di una pagina. Inoltre il mero posizionamento ovvero cerco una keyword e ottengo una risposta non esiste più. Abbiamo ricerche che producono risultati video, immagini, podcast e poi vi è tutto il mondo delle news e Google Discover. Gli utenti si sono evoluti ed anche i motori di ricerca, per questo motivo fare SEO non vuol dire ottimizzare due cose sul sito web e fare la ricerca delle keyword ma è molto, molto di più!

Perché ottimizzare è così importante?

Prima di compiere qualsiasi operazione di ottimizzazione di un sito è fondamentale capire come funziona un motore di ricerca. Per descrivertelo, servirebbero concetti ingegneristici molto approfonditi e avanzati ma proverò a spiegartelo con un linguaggi semplice. Le fasi fondamentali sono Scansione, indicizzazione e posizionamento: se volessimo usare una semplificazione estrema ovviamente!

Di solito, viene eseguita un’analisi del campo d’azione (scansione), attraverso i robot, e una conseguente indicizzazione del materiale ottenuto. A questo punto avviene quello che viene definito “ranking“, ovvero l’ordinamento dei risultati in base ad algoritmi specifici. Infine, l’ultimo passaggio è la risposta alla richiesta dell’utente, con la SERP. La SERP, banalmente, è l’insieme dei risultati della vostra ricerca (che comprendono sia i risultati organici che quelli sponsorizzati).

Google come funziona
Quando si parla di SEO, ottimizzare significa facilitare il più possibile il lavoro dei robot di Google e degli altri motori di ricerca, fornendo loro contenuti facilmente accessibili e rendendo più facile la comprensione da parte del software dell’argomento trattato dal documento. In questo caso, la SEO ha l’obiettivo di migliorare la posizione di un sito/pagina web nel ranking dei motori di ricerca in relazione a determinate keyword. Ovvero a migliorare “il valore”, o la reputazione, di un sito. Il posizionamento è la conseguenza naturale dell’ottimizzazione.
Naturalmente, come potrete facilmente intuire, avere una buona posizione sui motori di ricerca vi premette di essere trovati più facilmente dai vostri potenziali clienti. In questa ottica è fondamentale riuscire a guadagnarsi una posizione (visibilità) migliore rispetto ai competitors.

Cosa dice Google in merito alla SEO

La SEO è importante, come abbiamo visto fino ad ora. È importante però anche sapere cosa dice Google in merito. Infatti Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo e gran parte delle pratiche SEO riguardano proprio lo studio del suo algoritmo e dei suoi aggiornamenti. Spesso e volentieri quando si parla di posizionamento si fa riferimento proprio al “posizionamento su Google“.
Google, condivide molti casi di studio, sia su blog che durante le conferenze. Esso infatti invita gli utenti a scoprire casi di studio e contenuti utili, visitando il loro sito per sviluppatori, il centro assistenza o il canale YouTube.

La SEO è una disciplina fondamentale per qualsiasi attività online!

Il case history di Saramin

All’interno del blog di Google, vengono proposti poi anche alcuni case history, come quello di Moon Tae Sung, SEO Manager presso Saramin, una delle più grandi piattaforme di lavoro in Corea.

All’interno del sito di Saramin sono pubblicate offerte di lavoro, ma anche informazioni su salari e società, interviste basate sull’intelligenza artificiale e servizi di caccia alla testa basati sull’intelligenza artificiale. Secondo Tae Sung, “le persone vengono sul sito di Saramin non solo per cercare lavoro e presentare candidature, ma anche per ottenere una varietà di informazioni relative alle ricerche di lavoro e ricevere servizi di alta qualità basati sull’intelligenza artificiale per la preparazione delle interviste“.

Errori SEO

Il lavoro di SEO eseguito su Saramin è iniziato con Google Search Console. Nel 2015 hanno verificato il sito nello strumento e hanno trascorso un anno a identificare e risolvere i problemi di scansione. “Il compito era semplice, ma ha comunque comportato un aumento del 15% del traffico organico“, ha detto Tae Sung.

Il ROI ha spinto Saramin a investire di più in SEO con l’obiettivo di un potenziale di successo ancora maggiore. Ma prima avevano bisogno di saperne di più su cos’altro rende un motore di ricerca del sito amichevole in modo che possano cercare meglio le risorse di aiuto. “Abbiamo studiato la guida per gli sviluppatori della Ricerca Google e gli articoli del Centro assistenza. Queste risorse continuano a fornire informazioni aggiornate per i problemi che incontriamo“, ha raccontato.

La SEO è un processo che potrebbe richiedere del tempo per dare i suoi frutti, quindi “hanno iniziato a seguire le linee guida SEO più da vicino e hanno implementato più modifiche. L’obiettivo era quello di apportare modifiche al sito in modo che Google potesse comprenderlo meglio”, ha condiviso Tae Sung. Hanno rimosso i metatag che erano ingombri di parole chiave inutili, hanno usato contenuti relazionali e rimosso contenuti duplicati, hanno esplorato la galleria di ricerca e applicato i dati strutturati applicabili, iniziando con Job Posting, Breadcrumb e stipendio stimato.

usabilità-seo

Inoltre, hanno utilizzato vari strumenti di Google offerti mentre lavoravano per migliorare il loro sito.
Siamo molto contenti dell’aumento del traffico, ma ciò che è più interessante è anche il miglioramento della qualità del traffico. Abbiamo visto un aumento del 93% del numero di nuove iscrizioni e un aumento del 9% sulla conversione. Crediamo questo significa che il lavoro di ottimizzazione di Saramin è stato trovato delizioso dai nostri utenti“, ha affermato Tae Sung.

Saramin continua a investire per raggiungere i propri obiettivi SEO. Stanno cercando di migliorare l’esperienza dei loro utenti implementando più tecnologie e funzionalità di Google

Le attività che compongono la SEO

La SEO si compone da tante attività diverse, che riguardano i contenuti, ovviamente, ma anche alcuni aspetti più tecnici. Ecco quali sono quelli da tenere in considerazione e quali le attività da portare avanti, affinché il vostro sito riesca a posizionarsi.

Come si scelgono le keyword: gli intenti di ricerca

Come dicevamo, la SEO si compone di attività diverse. Una di questa è la scelta delle parole chiave o ricerca degli intenti. Per farlo potrete utilizzare diversi tool, analizzare la concorrenza, fare interviste agli utenti e utilizzare il motore di ricerca per capire come ragiona. Le parole chiave non dovrebbero essere troppo generiche, perché poi sarebbe difficile raggiungere buoni risultati, e allo stesso tempo non devono essere nemmeno troppo specifiche, poiché, se sono poco cercate, generano poco traffico verso il sito. Meglio scegliere comunque molte parole chiave specifiche, con poca concorrenza e tasso di conversione maggiore, che poche e generiche.

Durante la scelta delle keyword, per cercare di mantenere o di collocare il sito web in una posizione strategica nei motori di ricerca, un valido aiuto può essere costituito dalle tecniche euristiche. Si tratta di teorie che consentono di trovare una soluzione, una linea guida al problema, fornendo un metodo opportuno per cercare di raggiungere un determinato obiettivo in maniera rapida. Il termine “euristico” (dal greco heuriskein, “trovare”, “scoprire”) richiama anche un metodo usato dall’intelligenza artificiale per risolvere quesiti e problemi rivolti all’interpretazione del linguaggio naturale umano (LSI). Possiamo quindi considerare il metodo euristico come una soluzione rapida, anche se spesso non ottimale, a determinati problemi di entità complessa. Molte tecniche e approcci euristici sono utilizzati dai motori di ricerca per cercare di fornire soluzioni coerenti in base a specifiche richieste da parte degli utenti: un crawler espanderà o meno un ramo di ricerca mentre scandisce un sito web, ragionando in termini euristici e cercando di capire quale sia la via ottimale.

Analisi Keyword

Tali tecniche possono essere di aiuto nella ricerca delle keyword, ma in che modo? Tipicamente, la scelta delle keyword viene svolta dalle aziende senza seguire una logica precisa: si pensa a quali sono i termini o le parole che potrebbero essere inerenti all’attività senza approfondire ulteriormente il problema. Questo approccio potrebbe rivelarsi insufficiente, in quanto gli utenti potrebbero ricercare il nostro prodotto, la nostra attività, il nostro brand utilizzando combinazioni di parole che noi non avremmo mai potuto immaginare.
Le keyword, quindi, fanno parte di un concetto euristico perché hanno alla base i presupposti alla soluzione di un problema nato dalla domanda che è insita nella query. Ecco, quindi, che si rivela necessaria una pianificazione adeguata nella scelta delle keyword:

  • dobbiamo individuare i bisogni dei nostri utenti;
  • dobbiamo conoscere le diverse tipologie di parole chiave che abbiamo a disposizione;
  • è necessario pensare a frasi e a combinazioni di keyword con cui un utente ci potrebbe cercare;
  • è buona norma scegliere le keyword da utilizzare in campagne a pagamento (come, per esempio, Google AdWords: Keyword Planner);
  • dobbiamo produrre un elenco di termini e di sinonimi associati al nostro brand. Ci può essere utile prendere in considerazione aziende leader in determinati settori;
  • possiamo avvalerci di strumenti a supporto della ricerca delle keyword, tenendo sempre ben presente che un utente ci potrà trovare sul web attraverso combinazioni di parole assai differenti.

Cosa è la SEO On-Page

La SEO On-Page è quell’insieme di attività utili a ottimizzare le pagine di un sito. Dall’altra parte ci sono quelle attività chiamate invece “off-page” che riguardano la gestione dei link in ingresso (inbound link o backlink) verso un sito, che sono un segnale importante per i motori di ricerca quando giudicano l’autorevolezza di un sito.

La SEO on page riguarda diversi ambiti: l’ottimizzazione del codice HTML e della struttura di un sito, e l’ottimizzazione dei contenuti testuali e le immagini.
Infatti, ogni sito deve avere il codice HTML ottimizzato, perché questo aspetto anche se non si vede, incide positivamente o negativamente sul suo ranking. In particolare, alcuni meta-tag sono particolarmente imporanti: il tag Title, che può essere visibile nel browser quando apriamo una pagina web, la meta description, utile ad accalappiare i click degli utenti, la sitemap o mappa del sito, che aiuta gli spider a navigare il sito, i tag Heading (h1, h2, h3…), utili a far capire l’argomento del documento sia agli utenti che ai motori. E infine: gli alt delle immagini. Infatti, i robot non riescono a leggere il testo contenuto nelle immagini, perciò è importante aggiungere questo attributo per far capire ai motori di ricerca di che cosa si tratta. Anche gli URL devono essere scritti in modo tale da fornire informazioni sul contenuto della pagina. Inoltre, il codice non deve contenere un uso eccessivo di javascript/ajax, poiché i motori di ricerca prediligono pagine con rapporto testo-codice a favore del testo.

On-page SEO

Altro elemento importante che riguarda la struttura del sito è la gerarchia ad albero, perché viene vista più facilmente dai robot, nella quale ogni pagina del sito è collegata da almeno un link da un’altra pagina.
Il vostro sito deve avere un codice pulito e ordinato, e quindi interpretato correttamente dai motori di ricerca, e un layout responsive, per garantire una buona user experience per chi lo consulta da smartphone o tablet. Potrei andare avanti all’infinito perchè l’ottimizzazione riguarda tantissimi aspetti anche tecnici al fine di rendere un sito web appetibile ai principali motori di ricerca.

Non dimentichiamoci di concetti come EAT e YMYL che analizzeremo nel corso DeepSEO e sono fondamentali per comprendere come ragiona Google ed evitare errori banali sia nella scelta degli intenti di ricerca che nella struttura di un sito web

Cosa è la scrittura SEO (o SEO Copywriting)

La SEO Copywriting (qui si apre un dibattito sui puristi che dicono che non esiste o chi afferma che non è possibile chiamarla cosi) è tutta quella parte che riguarda i contenuti di un sito. Infatti i motori di ricerca riescono a leggere i contenuti testuali di un documento individuando il significato e attribuendo un punteggio di qualità e di pertinenza rispetto alle query.
Quindi, creare contenuti ad hoc per la SEO è importantissimo per permettere al proprio sito di posizionarsi. Un buon sito può essere considerato tale se mette a disposizione contenuti utili e interessanti per gli utenti. Un sito senza contenuti difficilmente riuscirà a posizionarsi o a mantenere la posizione nel tempo.

Questi contenuti devono essere originali, unici e non copiati da altri siti. Se Google considera un testo copiato penalizzerà l’intero sito.
Per quanto riguarda l’inserimento delle parole chiave all’interno del testo, non bisogna esagerare. Infatti, la quantità di keyword deve essere naturale. Google, come gli altri motori di ricerca, utilizza un’analisi semantica del testo, analizzando anche la correlazione dei termini e i sinonimi, per capire di cosa parla e, di conseguenza, posizionarlo in merito a una parola chiave.
Oggi infatti è completamente sfatata la convinzione che l’eccessiva ripetizione della parola chiave, quella che viene definitiva keyword stuffing, sia la strada migliore per il posizionamento. Anzi, oggi oltre a non produrre alcun miglioramento, sembra proprio portare l’effetto contrario: svalutare la qualità del sito web.

Grazie a Rank Brain e Bert Google riesce a comprendere meglio le query e sfruttando l’intelligenza artificiale a capire come catalogare i testi. Essere in grado di scrivere un testo utile sia al motore di ricerca che all’utente è qualcosa di prezioso per fare SEO oggi!

Che cosa è la SEO Off-Page

Come abbiamo già accennato, la SEO off page è quell’attività che viene svolta al di fuori dalle pagine del proprio sito web, e riguarda essenzialmente la gestione dei link su altri siti che puntano al nostro.

Ancora oggi, infatti, il numero di link in entrata, ma soprattutto la loro qualità, è uno dei fattori principali ad incidere sul ranking di un sito. Un link da una pagina di un sito autorevole vale di più di uno da un sito di scarsa qualità. Quindi ci si può posizionare bene anche avendo meno link in entrata, ma di maggiore qualità.

Per calcolare l’importanza di una pagina, e di conseguenza la qualità di un link, Google utilizzava il famoso PageRank, un “voto” da 0 a 10 che assegna ad ogni pagina web in base al numero di link verso quella pagina.

Google non vuole che tu costruisca link artificiali, ma vuole che tu li ottenga in modo naturale!

Per ottenere link in entrata si può attendere che arrivino in modo naturale (link earning), oppure si possono acquisire (tecniche sconsigliate da Google 🙂 ) tramite la link building. Si tratta di tecniche ormai consolidate dai professionisti, che vengono utilizzate in qualunque settore e molto rischiose in alcuni casi. Bisogna perciò stare attenti, perché Google aggiorna costantemente i suoi algoritmi di ranking (si veda Google Penguin ad esempio), introducendo nuovi e sempre più sofisticati sistemi per individuare link non naturali o altre tecniche di spam, e prendere provvedimenti di conseguenza, penalizzando i siti che fanno uso di queste pratiche nelle sue classifiche.

Quanto tempo ci vuole per ottenere risultati con la SEO

Non tutte le attività di SEO che si possono svolgere danno risultati nel breve termine. I risultati dipendo da vari fattori. Ad esempio da quanto tempo è attivo il vostro sito, quanta SEO è stata fatta su di esso precedentemente, in che stato è il sito, quanto contenuto c’è sopra, la situazione dei link e molti altri fattori SEO.  Ma si può dire che, se ben fatto, il SEO può dare i primi risultati già dopo pochi mesi, fino a stabilirsi attorno ai sei mesi, dove potreste vedere il vostro sito lavorare come si deve.

Sito Web
Esempio di risultati che si possono ottenere grazie all’ottimizzazione SEO

Perché è importante affidarsi agli esperti

Non esiste un approccio unico, perché ogni azienda è diversa, quindi ogni lavoro di SEO o consulenza sarà diverso. Affidarsi ad un professionista servirà proprio a questo: una persona con esperienza e capacità, individuerà le mosse giuste da fare per permettere al vostro sito di raggiungere determinati obiettivi.
Se si vogliono ottenere risultati duraturi e si vuole avere la garanzia di un lavoro ben fatto, è consigliabile affidarsi ad un esperto, che si occupa di SEO per lavoro. Infatti, Google aggiorna spessissimo il proprio algoritmo e solo una persona che segue questi cambiamenti in modo professionale può mettere il vostro sito sui binari giusti della SEO.

L’attività del SEO oggi è molto diversa da quella degli anni passati. Non tanto perché siano cambiate le attività, ma perché nel frattempo è cambiato Google, sono cambiate le pagine dei risultati di ricerca, hanno fatto prepotente ingresso i social, esiste la possibilità di recensire, è arrivata la local Search, è tutti questi cambiamenti non sono ancora finiti. Il ruolo del SEO quindi è oggi ancora più importante, perché non solo si occupa di quello che piace ai motori di ricerca, ma anche agli utenti.

Ci sono anche alcuni fattori “tecnici” che possono migliorare il posizionamento del proprio sito web, come l’affidabilità e la velocità dell’hosting, l’anzianità del dominio e alcuni comportamenti degli utenti sul sito, come ad esempio le pagine visitate. E, anche in questo caso, una persona preparta per svolgere questo compito vi garantirà un lavoro ben fatto, senza errori che potrebbero poi penalizzarvi.

La SEO serve a qualsiasi impresa?

Sì, la SEO serve a tutti. Alle piccole, medie o grandi imprese locali, agli e-commerce, alle strutture turistiche, a chiunque voglia utilizzare il web per farsi trovare dai potenziali clienti, voglia vendere online oppure voglia diffondere informazioni. La SEO è un’attività fondamentale perché si rivela uno dei migliori investimenti a lungo termine per dare visibilità a un sito web all’interno delle SERP dei motori di ricerca.

Differenza tra SEO e SEM

C’è un’altra attività che viene svolta su un sito, affinché produca buoni risultati, ed è la SEM. Non va però confusa con la SEO. Infatti, la SEM sta per Search Engine Marketing, ovvero marketing attraverso i motori di ricerca, ed è una disciplina più ampia, che comprende al suo interno anche la SEO. Con SEM infatti vengono compresi anche i risultati sponsorizzati, come quelli ottenuti tramite l’uso di Google Ads o Bing Ads, che i risultati organici, curati dalla SEO.

Una strategia SEM comprende quindi sia attività a pagamento che tutte le tecniche della SEO. Ci sono però alcune attività in comune, come ad esempio l’analisi delle parole chiave, che può essere eseguita sia per la SEO che per il SEM. Entrambe le attività necessitano di un aggiornamento continuo, perché gli algoritmi e le dinamiche dei motori di ricerca cambiano molto spesso.
Nella SEO, a differenza delle attività sponsorizzate che si possono compiere per dare maggiore visibilità ad un sito, non ci sono pagamenti diretti al motore di ricerca.
Il meccanismo dei pagamento dei link sponsorizzati è il PPC, ovvero il Pay Per Click, dove un inserzionista paga una certa somma ogni volta che un utente clicca sul link. In questo caso, la somma da pagare dipende da quanto sono disposti a pagare gli altri inserzionisti. Chi offre di più sarà più in alto nei risultati rispetto a chi paga meno. È una sorta di asta. Per questo motivo, alcune parole molto inflazionate hanno costi molto elevati. Facile intuire quindi come un’attività di questo tipo non garantisca vantaggi a lungo termine, ma è bene che sia sempre associata ad un’attività di SEO, in grado di garantire risultati duraturi. Infatti, nelle attività a pagamento, una volta che il pagamento viene interrotto, anche la visibilità sparisce.

Gli strumenti utili: Tool SEO

Per gestire la SEO di un sito esistono alcuni strumenti gratuiti o a pagamento, i cosiddetti SEO tools, che potranno rendervi la vita più semplice, offrendo tutta una serie di dati utili, nelle varie fasi di ottimizzazione, come ad esempio l’analisi dei link, delle keyword, del posizionamento dei competitor, ma anche misurare la velocità del server o verificare che non ci siano eventuali errori. Tra gli strumenti utili che potete utilizzare per controllare l’andamento del vostro sito e migliorare la sua ottimizzazione, te ne mostrerò alcuni per farti capire come fare SEO non sia cosi semplice e richiede passione, tecnica e tanto studio!

Cosa è e a cosa serve Google Analytics

Google Analytics è il principale strumento di analisi per un sito web ed è completamente gratuito. A nostro avviso è il tool SEO più attendibile in assoluto, anche perché è messo a disposizione da Google stesso. Per utilizzarlo dovrete creare un account Google e poi effettuare l’accesso alla piattaforma. Una volta registrato il sito su Analytics, dovrete copiare lo script di tracciamento dei dati generato dal tool ed incollarlo nel codice sorgente del sito web. I possessori di siti in WordPress, potranno incollarlo nel file header.php o utilizzare un plugin apposito.
Una volta che il codice è operativo, Google Analytics inizierà a registrare informazioni sul numero di visitatori, sul comportamento degli stessi sul sito, sulle pagine più performanti e quelle che potrebbero essere migliorate, sul sesso, età ed interessi personali, quali dispositivi vengono utilizzato per navigare ed eventuali criticità, impostare obiettivi per monitorare le conversioni e tantissimo altro ancora. Tutte queste informazioni sono fondamentali per analizzare i visitatori del vostro sito e capire come funzionano alcune attività.

Cosa è la Search Console?

Come ti ho mostrato nel caso studio sopra, la GSC è la console di ricerca messa a disposizione da Google. Uno strumento utilissimo per poter monitorare lo stato di salute del proprio sito web. Anche altri motori di ricerca hanno console molto simili e ti conviene sfruttarle per capire lo stato di ottimizzazione del tuo progetto web.

Cosa è Answer The Public?

Questo strumento è fondamentale per blogger e webmaster che possono utilizzarlo per la ricerca delle parole chiave utili alla propria strategia. Scrivendo la parola chiave principale sul box di ricerca di Answer the Public avrete come risultato tutte le keyword inserite all’interno di domande, che sono proprio quelle che gli utenti digitano quando cercano una determinata informazione. Queste queste keyword a coda lunga sono fondamentali per intercettare le intenzioni di ricerca degli utenti e sviluppare dei contenuti utili.

Cosa è SEOZoom?

SEOZoom è una suite di web marketing, a pagamento, che vi permetterà di analizzare il traffico, tenere sotto controllo l’andamento delle keyword e farvi un’idea dei competitor del vostro settore, mettendo a disposizione una serie di strumenti con cui operare per poter potenzialmente crescere nel tempo. Le opzioni che offre questo strumento sono davvero tante, infatti potrete controllare il posizionamento di ogni singola keyword, verificare quali siano quelle con maggiore potenziale e come potrebbero aumentare il traffico organico verso il vostro sito. Inoltre, potrete conoscere le nuove parole chiave vicine alla prima pagina che vi aiuteranno ad aumentare  il traffico del vostro progetto, conoscere i link in entrata al sito e da quali domini arrivano, compresa la URL di provenienza, il ranking del dominio e la anchor text utilizzata. Saprete da quali domini arrivano e se sono link dofollow o nofollow e tante altre informazioni.

Cosa è SemRush ?

SemRush è un software che raccoglie diversi strumenti e utility che potrete usare per analizzare il vostro sito. Attraverso una dashboard potrete monitorare continuamente l’andamento del sito sui motori di ricerca e comprendere come si muove il mercato. Avrete a disposizione una panoramica piuttosto ampia della situazione. Inoltre, avrete a disposizione tante altre funzioni.

Cosa è SEO Yoast?

SEO Yoast è un plugin SEO per WordPress, e vi permette di gestire alcuni aspetti importanti, come metatag, sitemap, robots.txt e tanto altro.
Sarà utile per cominciare a scrivere articoli realmente strutturati per il SEO e curare vari aspetti per ottimizzare al massimo il vostro blog per i motori di ricerca. Grazie ad esso potrai ottimizzare al meglio i meta dati (titolo, meta description, keyword) di ogni post e pagina, creare ed inviare una sitemap direttamente a Google e gli altri motori di ricerca, ottimizzare gli RSS, i breadcrumb, i permalink, i Social Media, rimuovere la parola “category” dalle URL, esportare ed importare la configurazione del plugin con un solo click. SEO Yoast è utile per migliorare le chances di conquistare posizioni sulle pagine dei risultati offerti da Google agli utenti, quando cercheranno qualcosa inserendo una parola chiave e per ottimizzare molteplici aspetti SEO di un blog con un solo plugin.

Cosa è la Local SEO?

Gran parte delle ricerche eseguite su Google danno risultati in base al luogo geografico. La Local SEO è un’attività di ottimizzazione che viene effettuata attraverso la pagina Google My Business – il servizio gratuito di Google a cui è necessario iscriversi per apparire nei risultati locali. L’ottimizzazione di questa scheda segue le regole della SEO tradizionale. La Local SEO serve soprattutto a realtà locali come ristoranti, hotel, negozi e aziende che lavorano su un territorio geografico circoscritto. Ma non è del tutto vero… Grazie all’evoluzione di Google e l’utilizzo dei motori di ricerca reputo che la Local SEO sia una delle attività cruciali per qualsiasi impresa!

Tutto il resto?

Esiste poi tutto il resto: Google News, Google Discover, la Voice Search, la Visual Search e il mondo del Machine Learning.

La SEO è una disciplina in continua evoluzione cosi come lo sono i motori di ricerca. Solo con studio, passione e test continui potrai migliorarti e migliorare la tua visibilità!