Avete presente i critici gastronomici? Si, quelli che in incognito si presentano a passeggiare in ristoranti di livello e poi ne giudicano piatti, servizio e location in recensioni spesso severe e puntigliose? A modo loro i quality raters sono i critici gastronomici di Google, un esercito silenzioso di tester, valutatori e revisori che è chiamato dall’azienda stessa a giudicare il suo operato al solo fine di renderlo migliore.
Ha deciso di affiancare persone in carne ed ossa ai propri sofisticati sistemi di monitoraggio poiché allo stato dei fatti l’occhio umano, anche di fronte a contenuti quasi perfetti in termini di indicizzazione SEO, resta ancora l’unico scanner in grado di individuare eventuali informazioni sbagliate o imprecise.

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Novità in casa Google. È di poche ore fa la notizia che a partire da novembre 2020, Googlebot inizierà ad eseguire le scansioni di alcuni siti tramite HTTP/2. Il nuovo protocollo è arrivato quindi in una fase matura, tanto da procedere ai primi test. L’azienda di Mountain View procederà con cautela e, nel caso i benefici non saranno ottimali, si continuerà ad operare con HTTP/1.1.

Google comunque chiarisce che non saranno coinvolti tutti i siti, ma solo quelli che traggono un netto beneficio da tale protocollo. I differenti tipi di scansione non influiranno per ora sull’indicizzazione, nell’ottica di un’eventuale transazione più che graduale ai nuovi protocolli.

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Risale ad una settimana fa l’ultimo intervento di Gary Illyes di Google che sul Google webmaster blog ha voluto chiarire alcuni punti relativi e recenti aggiornamenti delle linee guida su spam report ed azioni manuali. Google non utilizza gli spam report per penalizzare manualmente siti o pagine, ma solo per migliorare i suoi algoritmi di prevenzione dello spam. Ecco il fulcro dell’annuncio di Gary Illyes.

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